Operazione “Garden”: una miniera di ricambi illeciti
- June 13, 2024
- admin
La Polizia di Stato, su ordine della magistratura di Torino, ha appena concluso un’importante operazione denominata “Garden”. L’operazione ha portato all’arresto di sei persone e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per una settima persona.
Il mercato dei ricambi illeciti
L’azione mirava a colpire un’organizzazione criminale specializzata nel furto e nella ricettazione di ricambi e componenti per auto. Componentistica che veniva poi immessa nel mercato parallelo. L’operazione è riuscita a scoprire un mondo di illeciti che ha permesso di capire, ancora meglio, come “lavorano” i topi d’auto.
L’indagine è stata avviata dalla Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino nel febbraio 2022. Avviata a seguito di un preoccupante aumento dei furti di merce su veicoli commerciali durante le ore notturne, attraverso la tecnica del taglio del telone.
Inizialmente, i furti si sono concentrati nelle aree di servizio “Stura Sud” e “Stura Nord” della Tangenziale Nord di Torino, con il focus nei ricambi per autoveicoli.
Le attività illegali coinvolgevano persone e società attive nel settore automobilistico, che operavano intensamente nella commercializzazione di autoricambi su diverse piattaforme di compravendita online. Durante le indagini, sono stati scoperti diversi magazzini in provincia di Torino utilizzati per lo stoccaggio dei ricambi illeciti, in attesa di essere immessi sul mercato. Secondo gli inquirenti, l’attività criminale potrebbe essere ancora più estesa, considerando che alcuni degli indagati risultano sconosciuti all’anagrafe tributaria e privi di attività lavorativa.
Il valore dell’operazione “Garden”
L’operazione ha portato al sequestro di numerosi autoricambi originali. Il valore commerciale stimato di circa 2 milioni di Euro. Sono state raccolte prove a carico di 18 persone coinvolte nell’organizzazione criminale.
L’individuazione e il sequestro dei componenti sono stati particolarmente complessi. Diverse le strategie del sodalizio. Strategie volte a rendere difficile la verifica dell’autenticità delle fatture emesse da aziende con sede all’estero. Inoltre, sono stati individuati componenti e imballaggi contraffatti, recanti marchi di note case automobilistiche.
L’immissione sul mercato di ricambi contraffatti rappresenta una minaccia per la sicurezza dei veicoli. Una diminuzione della sicurezza può, a sua volta causare incidenti stradali con gravi danni agli occupanti e a terzi coinvolti. D’altra parte, il commercio parallelo di ricambi alimenta l’economia sommersa e favorisce fenomeni di evasione fiscale. Inoltre, i ricambi trattati al di fuori dei circuiti ufficiali spesso non vengono smaltiti nel rispetto delle normative ambientali. Ciò causa, tra l’altro, un notevole danno ecologico.
Un nuovo mercato del ricambio illecito
Durante l’operazione “Garden”, è emerso che i membri dell’organizzazione reimmettevano sul mercato i ricambi di provenienza illecita attraverso l’emissione di false fatture da parte di imprese compiacenti. Tali imprese attestavano operazioni inesistenti.
I ricambi trafugati comprendevano non solo i “classici” componenti come marmitte, autoradio e pneumatici. Nella lista della componentistica sono stati riscontrati anche parti del motore, dell’infotainment e componenti elettroniche in generale.
Questi dispositivi, costosi e spesso difficili da reperire sul mercato mondiale a causa delle problematiche del contesto internazionale, creano un effetto domino rischioso. Producono, infatti, ritardi nelle consegne che influenzano significativamente l’aftersales, un mercato sempre più importante e proficuo. Le aziende di servizi, infatti, studiano strategie per rendere il business sempre più performante. Aziende come LoJack, inoltre, proponendo non un classico antifurto, ma una vera e propria soluzione per il recupero del veicolo, in grado di localizzare e recuperare il veicolo rubato grazie al team di esperti presenti sul territorio, agevolando in alcuni casi l’attività investigativa delle Forze dell’Ordine.