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Record di installazioni di colonnine di ricarica

  • November 06, 2023
  • crasi
Colonnine di ricarica

Le colonnine di ricarica per veicoli elettrici in Italia hanno raggiunto un nuovo record di crescita, e grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la rete nazionale potrebbe diventare un punto di riferimento per tutta l’Europa.

Secondo il monitoraggio trimestrale di Motus-E, al 30 settembre 2023 sono presenti sul territorio italiano 47.228 colonnine di ricarica pubbliche, registrando un aumento del 44,1% rispetto ai 32.776 dello stesso mese nel 2022. Nel trimestre luglio-settembre 2023 sono state installate 2.018 nuove colonnine di ricarica, portando il totale dei primi 9 mesi a un livello record di 10.456.

“Il rapido sviluppo della rete testimonia l’impegno degli operatori nel dotare il Paese di un’infrastruttura strategica al servizio dei cittadini”, commenta Francesco Naso, segretario generale di Motus-E. Naso sottolinea che l’Italia non può permettersi di sprecare l’opportunità attuale per affermarsi tra i Paesi più avanzati in questo settore, considerando la leadership industriale che il paese detiene, sebbene poco conosciuta al di fuori degli addetti ai lavori.

“Attendo con impazienza il lancio dei nuovi bandi del PNRR per l’installazione di colonnine di ricarica ad alta potenza nelle città e nelle aree extraurbane”, ricorda Naso. “Se utilizzate appieno, queste risorse daranno all’Italia una rete di colonnine di ricarica all’avanguardia, pronta a sostenere la crescita dei veicoli completamente elettrici prevista dal governo nell’ultimo aggiornamento del Piano energia e clima”.

Naso osserva che, nonostante le difficoltà, il sistema italiano sta compiendo progressi nella realizzazione delle colonnine di ricarica, ma è il mercato automobilistico che sta rimanendo indietro. Tuttavia, secondo Naso, c’è ancora la possibilità di recuperare terreno utilizzando in modo più efficace le risorse già destinate agli incentivi, aumentando il limite di prezzo per accedere alle agevolazioni, estendendole integralmente alle aziende e alle società di noleggio e rivisitando la fiscalità sulle flotte in chiave green.

Inoltre, potrebbero essere utilizzati gli avanzamenti dei bonus del 2022 e del 2023, in particolare per i veicoli ibridi plug-in. Riguardo alla distribuzione regionale delle colonnine di ricarica, la Lombardia si conferma in testa con oltre 8.000 punti (8.094) sparsi sul territorio, seguita dal Piemonte (4.713), il Veneto (4.564), il Lazio (4.558) e l’Emilia-Romagna (4.050). La Campania si distingue per la maggior crescita nell’infrastruttura, con l’installazione di 2.212 colonnine dall’inizio dell’anno, superando la Lombardia (2.123 nuovi punti dall’inizio del 2023) e il Lazio (974 nuovi punti dall’inizio del 2023). Tuttavia, il Lazio rischia di rallentare significativamente la sua crescita nei prossimi mesi a causa delle criticità del nuovo regolamento capitolino sulle infrastrutture di ricarica.

Infine, si registra un’accelerazione nella rete di colonnine di ricarica lungo le autostrade, con la presenza di 851 punti di ricarica al 30 settembre 2023 (+541 rispetto all’anno precedente), distribuiti in quasi un terzo delle aree di servizio italiane. Circa l’80% dei punti di ricarica lungo le autostrade ha una potenza superiore a 43 kW e il 59% supera i 150 kW. E il progresso delle auto elettriche costituisce un passo importante verso l’auto connessa. Una strategia che sta seguendo in questo momento la nuova telematica LoJack Connect che apre nuove prospettive sul fronte della mobilità, mettendo di fatto la telematica stessa al servizio delle necessità dei driver attraverso una gamma di servizi a valore aggiunto.

Un esempio classico è il “Driving Behavior”, il sistema unico che analizza gli stili di guida dei singoli driver sulla base di alcuni parametri (velocità, partenze e frenate brusche, ad esempio), assegnando loro un punteggio che, in base al grado di correttezza di guida, li qualifica in una scala di cinque categorie da driver tranquillo ad aggressivo. “Questo monitoraggio – spiega Massimo Braga, VP e Direttore Generale di LoJack Italia – consente ad esempio al fleet manager di intervenire in modo proattivo per aumentare il livello di sicurezza della propria flotta con iniziative mirate, ad esempio attraverso corsi di formazione per i driver meno virtuosi e con premi per i più attenti, ma anche di ottimizzare i costi assicurativi potendo verificare concretamente il livello di guida del proprio parco”.

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