Clean Industrial Deal: per un Europa leader
- March 11, 2025
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La Commissione Europea ha svelato un ambizioso piano d’azione industriale per il settore automobilistico all’interno del Clean Industrial Deal. L’obiettivo? Coniugare competitività, innovazione e sostenibilità, mantenendo l’Europa in prima linea nel mercato globale delle tecnologie pulite. “La nostra industria automobilistica ha un enorme potenziale da esprimere. Vogliamo che l’Europa sia leader”, ecco le parole della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. La stessa sottolinea un approccio “pragmatico e flessibile” agli obiettivi di decarbonizzazione.
Il piano nasce dal dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica europea. Dialogo avviato a fine gennaio da von der Leyen, che ha coinvolto costruttori, aziende della filiera e ong. Il risultato è una strategia che punta su tre pilastri: innovazione tecnologica, transizione ecologica e resilienza produttiva. Uno dei cardini del piano è il rafforzamento della filiera delle batterie, cruciale per i veicoli elettrici. La Commissione ha annunciato uno stanziamento di 1,8 miliardi di euro dal Fondo per l’innovazione, con possibili incentivi diretti alle imprese, per ridurre la dipendenza da fornitori extra-UE, in primis asiatici. Lo scopo è creare un ecosistema produttivo competitivo, ma il cammino appare in salita.
Il caso di Northvolt
Il caso dell’azienda svedese che ambiva a diventare il campione europeo delle batterie, è emblematico. Oggi Northvolt, infatti, lotta con debiti, ordini cancellati e una procedura di bancarotta negli USA, evidenziando le difficoltà di competere con giganti come la Cina.
Per proteggere il settore, Bruxelles potenzierà gli strumenti di difesa commerciale, come i dazi anti-sovvenzioni già applicati ai produttori cinesi, calibrati sulla trasparenza offerta agli ispettori UE. Parallelamente, proseguiranno i negoziati globali per diversificare le fonti di approvvigionamento. Sul fronte tecnologico, l’UE sconta un ritardo rispetto ai rivali asiatici nell’integrazione di intelligenza artificiale e sistemi avanzati nelle auto. Per colmare il gap, il piano relativo all’automotive del Clean Industrial Deal prevede la nascita di un’Alleanza europea per i veicoli connessi e autonomi, che riunirà industria e ricerca per sviluppare software e hardware condivisi. Saranno avviati test su larga scala e zone di sperimentazione normativa. Azioni sostenute da 1 miliardo di euro di investimenti pubblico-privati tramite Horizon Europe tra il 2025 e il 2027.
Le norme sulle emissioni
La normativa relativa alle emissioni è un tema caldo per i costruttori, la Commissione ha accolto in parte le richieste di flessibilità. Una modifica al regolamento sugli standard di CO2 permetterà alle case automobilistiche di compensare gli sforamenti annuali su un arco triennale (2025-2027). Senza però alterare la traiettoria di riduzione delle emissioni. Inoltre, Bruxelles promette una semplificazione normativa per ridurre il carico amministrativo sulle aziende, con regole più chiare e uniformi. Per incentivare i veicoli a zero emissioni, il piano prevede misure per migliorare l’accesso agli incentivi per i consumatori e standard più rigorosi sulla salute e riparabilità delle batterie.
Grande attenzione è rivolta alle flotte aziendali, che rappresentano il 60% delle nuove immatricolazioni: decarbonizzarle potrebbe accelerare l’elettrificazione del parco auto. Accelerazione dovuta, anche, al rapido ingresso di questi veicoli nel mercato dell’usato. Ma non solo: la Commissione affronta anche la carenza di manodopera qualificata e l’invecchiamento della forza lavoro. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Egf) sarà esteso per sostenere i lavoratori colpiti dalla transizione. Nel frattempo, il Fondo sociale europeo plus (Esf+) finanzierà programmi di riqualificazione mirati ai settori strategici.