Emissioni auto: misure urgenti ed ammende
- January 24, 2025
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La Ue, attraverso il commissario europeo per il Clima Wopke Hoekstra, chiede tempo per rivedere le misure per le emissioni di Co2.
La richiesta? Prendere più tempo per la revisione sulle multe che potrebbero colpire i produttori europei di auto che non raggiungeranno gli obiettivi di riduzione delle emissioni prodotte dalle vetture vendute. La Commissione Europea, “è al corrente del fatto che alcuni costruttori di veicoli hanno espresso preoccupazione in merito alla loro capacità di raggiungere l’obiettivo per le emissioni per il 2025”. Questo il testo scritto dal commissario olandese nella risposta ad una interrogazione presentata il mese scorso da eurodeputati dei gruppi di destra. Tra i gruppi Ecr, Patrioti ed Esn. Lo stesso sottolinea che “allo stesso tempo, altri importanti costruttori europei si sono detti fiduciosi di potere conseguire i propri obiettivi.” Obiettivi che “erano stati concordati dai colegislatori nel 2019 e confermati nel 2023, dando ai costruttori il tempo necessario a definire strategie per conformarvisi“.
Le misure per le emissioni
I deputati chiedevano se la Commissione intenda “adottare misure urgenti per evitare l’imposizione di ammende ai costruttori che non raggiungono gli obiettivi nel 2025“. Come “ad esempio il rinvio o l’adeguamento degli obiettivi e/o la valutazione della conformità sulla base di una media pluriennale“.
Hoekstra reputa chiara la necessità di riduzione delle emissioni da parte dei costruttori. Necessità estesa all’auspicato raggiungimento degli obiettivi di quest’anno. Dichiara, altresì, che risulta “prematuro trarre conclusioni su specifiche situazioni di conformità”.
Le considerazioni di Hoekstra
Il commissario europeo osserva che le auto elettriche non rappresentano l’unico mezzo per raggiungere gli obiettivi di cui sopra. Nel testo, sottolinea come le misure dovrebbero considerare i veicoli ibridi. Ma non solo, anche gli ibridi ricaricabili e le migliorie possibili sui motori convenzionali. In ultimo, si potrebbe considerare “l’impiego di veicoli più piccoli e più efficienti“.
Il riesame del regolamento resta previsto per l’anno venturo. Alcuni paesi tra cui l’Italia vorrebbero fosse anticipato al 2025. “Nel 2026 – scrive Hoekstra – la Commissione riesaminerà l’efficacia e gli effetti del regolamento, conformemente allo stesso”. Tale riesame sarà basato sulla “relazione relativa allo stato di avanzamento prevista entro la fine del 2025″. Non solo, “terrà conto delle informazioni aggiornate sull’attuazione del regolamento“.