BYD al primo posto nonostante i nuovi dazi sull’import
- January 10, 2025
- admin
A novembre i dati sulle immatricolazioni confermano il lungo periodo di domanda stagnante in Europa e mostrano i primi effetti dei dazi sull’import di auto elettriche cinesi. Secondo la società di ricerca Dataforce, infatti, novembre è stato il primo mese in cui le tariffe doganali sono state pienamente applicate anche sui veicoli di marchi europei ma che arrivano dalla Cina. Come, ad esempio, per alcune Case tedesche. Volkswagen, Mercedes e Bmw hanno visto il 20,7% di sovrattassa. Un altro esempio è l’ex marchio inglese MG. Marchio da anni di proprietà dell’azienda cinese Saic. Quest’ultimo è anche il brand con l’aggravio doganale più pesante: +45% sul prezzo all’ingresso.
Nel mese di novembre, anche grazie ad un aggravio alla dogana solo del 17%, BYD ha venduto 5.252 auto NEV. Ossia BEV+PHEV, le elettriche pure più le ibride plug-in. Registrata, pertanto, una crescita del 15% rispetto al mese precedente, superando le 4.910 auto NEV vendute da MG.
Questo scenario permette a BYD di attestarsi come il primo costruttore cinese in Europa per vendite di vetture NEV, nonostante i dazi sull’import. Confermando il grande apprezzamento che i consumatori nutrono nei confronti degli innovativi veicoli di BYD.
Inoltre, per BYD i dazi europei potrebbero cessare alla fine del 2025. Come? Con l’avvio della produzione presso lo stabilimento in Ungheria, il primo sito della Tech Company nel Continente, che utilizzerà la filiera dei fornitori europei. Si tratta di un’opportunità rilevante per la ripresa e la crescita economica del settore automotive e della componentistica nell’Unione Europea.