Cresce l’interesse per la mobilità condivisa: ecco perché
- April 30, 2024
- admin

Gli italiani stanno considerando seriamente l’idea di abbandonare la proprietà dell’auto per adottare soluzioni innovative di mobilità condivisa?
Per rispondere a questa domanda, l’azienda leader nella consulenza strategica Areté ha condotto una nuova indagine denominata “Auto privata o mobilità condivisa?” nel mese di aprile.
L’obiettivo della ricerca?
Esaminare la propensione degli italiani residenti nelle città di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna ad utilizzare forme di mobilità condivisa. Il car sharing e il car pooling si stanno gradualmente diffondendo nel nostro paese.
Dall’indagine emerge che l’88% dei partecipanti possiede un’auto. La stessa acquistata in un’unica soluzione nel 50% dei casi o tramite finanziamento nel 38% dei casi. Quando è stato chiesto loro quale mezzo di trasporto utilizzano abitualmente per muoversi in città, l’80% ha risposto che si servono sia di un’auto privata che dei mezzi pubblici. Il 10% utilizza moto o scooter. Per “auto privata” s’intende anche quella aziendale, uno dei benefit più amati dagli italiani.
La gestione del parco auto per le aziende diventa sempre più importante. Infatti, sono possibili risparmi enormi. In questo settore LoJack, azienda leader nel mondo della telematica, lavora da anni. L’azienda offre molteplici servizi. LoJack si avvale della tecnologia telematica e dei servizi software di CalAmp, gruppo del quale è parte, per creare un nuovo livello di valore nel settore automotive.
Le nuove frontiere della mobilità condivisa
I dati più interessanti, dell’indagine, riguardano la conoscenza delle forme di auto condivisa nel nostro paese. Il 90% degli italiani afferma di conoscere il car sharing. Il 52% di quest’ultimi ha dichiarato di averlo utilizzato almeno una volta. Per quanto riguarda il car pooling, il 48% degli intervistati ha dichiarato di conoscerlo. Non solo, il 38% di questi l’ha utilizzato almeno una volta.
Analizziamo i dati relativi alle singole città. Milano risulta essere la città in cui l’utilizzo dei mezzi pubblici è più elevato (55% rispetto al 25% di coloro che utilizzano l’auto privata). Il dato non sorprende, considerando l’efficienza della rete metropolitana di Milano. A Roma, a causa di una rete di trasporti meno efficiente, le preferenze per l’utilizzo di bus e metropolitana per gli spostamenti urbani scendono al 34%. Mentre il 47% del campione preferisce l’auto privata. A Firenze e Bologna, l’utilizzo di auto e mezzi pubblici è pressoché paritario. A Torino, invece, la mobilità privata prevale nettamente su quella pubblica (51% rispetto al 34%).
Complessivamente, i dati delle cinque città evidenziano una prevalenza della mobilità privata su quella pubblica. Vi sono, comunque, alcune eccezioni. La scelta è condizionata, anche, da problemi strutturali che affliggono l’offerta dei mezzi pubblici in Italia.
Tuttavia, la survey rivela che il 60% degli italiani sarebbe disposto ad abbandonare l’auto di proprietà in futuro a favore delle soluzioni di mobilità condivisa su quattro ruote.
Le ragioni principali che spingono verso questa scelta
Quali sono le motivazioni? Sono principalmente di natura ambientale. Innanzitutto vi è l’obiettivo di decongestionare le città (indicato dal 70% del campione), oltre ai motivi economici, legati al possibile risparmio rispetto all’acquisto di un’auto (20%).
Tuttavia, ci sono due fattori che limitano attualmente la diffusione delle nuove forme di mobilità condivisa. Da un lato, le aspettative in termini di spesa. L’80% degli intervistati dichiara di essere disposto a spendere al massimo 200 euro al mese, una cifra al di sotto del costo sostenibile per un uso continuativo di queste soluzioni. Dall’altro lato, il 51% del campione si mostra ancora legato al concetto di proprietà e teme di rimanere senza un’auto in caso di necessità.
Massimo Ghenzer, Presidente di Areté, sottolinea che nella survey è emerso che il 37% degli intervistati continuerà a utilizzare un’auto di proprietà per gli spostamenti cittadini nei prossimi anni. Il 32% si affiderà ai mezzi pubblici e il 13% opterà per le biciclette elettriche. Biciclette che stanno vivendo una crescita significativa. In generale, c’è un crescente interesse degli italiani per forme di mobilità cittadina alternative alla proprietà dell’auto.
Affinché tali soluzioni si diffondano maggiormente nelle principali città italiane, è necessario affrontare due questioni fondamentali. Prima di tutto il prezzo, che attualmente non risponde alle aspettative dei clienti e, poi, la disponibilità più ampia e capillare di questi veicoli.