Concorrenza con Cina e Usa sbilanciata per l’Europa
- March 29, 2024
- sgalbiati

Il settore automotive in Europa deve affrontare molte sfide simultanee.
Dalla decarbonizzazione, passando per la rivoluzione digitale, ai regolamenti, sino alla volatilità economica e dei prezzi, il comparto in Europa deve fare i conti anche con una concorrenza sbilanciata. Luca De Meo, CEO di Renault, nella “lettera all’Europa”, sottolinea la differenza tra l’Europa e gli altri attori in gara.
In Europa, appunto, si elabora una nuova serie di regole. Allo stesso tempo in Cina è in atto una pianificazione strategica. Mentre negli Stati Uniti è stato dato il via agli incentivi. De Meo, sancisce che: “una cosa è chiara, produrre auto in Europa è più costoso“.
La lettera all’Europa
Il documento, inviato a decision-maker e investitori europei, lancia un “appello per un’industria automobilistica sostenibile, inclusiva e competitiva“. Lettera inviata in vista delle elezioni per il parlamento UE del prossimo giugno. De Meo si definisce “un europeista convinto”. Il CEO “ritiene opportuno fare sentire la propria voce” ed aggiunge che la Cina “ha ora un grande vantaggio competitivo nell’intera catena del valore dei veicoli elettrici”.
Tale affermazione si basa su dati reali che vede la Cina al controllo del 75% della capacità produttiva mondiale di batterie. Non solo, il paese possiede anche “l’80-90% della raffinazione delle materie e il 50% delle miniere di metalli rari”.
Un nuovo approccio necessario: orizzontale ed ecosistemico
Il settore, pilastro dell’economia europea, ha esigenza di cambiare approccio. “L’industria automobilistica sta affrontando l’offensiva di veicoli elettrici provenienti dalla Cina“, in un momento in cui “il passaggio ai veicoli elettrici è una sfida enorme “.
Tale sfida, che trasformerà profondamente il comparto, richiede ai costruttori nuove competenze. Questi nuovi ambiti hanno delle proprie regole ed un proprio potenziale commerciale.
“Il nuovo mondo dell’automotive richiede, di conseguenza, un approccio orizzontale, ecosistemico“, ha scritto De Meo. L’industria automobilistica europea si è mobilitata, ma ha bisogno dell’intervento dell’Unione Europea. Si ha la necessità che vengano create ”Le condizioni necessarie per la nascita di un vero e proprio ecosistema per la mobilità a basse emissioni di carbonio.”, nonché proposte concrete.
Il CEO sottolinea il bisogno di “adottare un approccio orizzontale, non solo verticale”. Oltre al cambio di paradigma, De Meo ritiene essenziale: “ricreare le capacità di approvvigionamento di materie prime e componenti elettronici” inventando un modello ibrido volto alla conquista dei mercati mondiali.