Strategie green Cop28 secondo le case automobilistiche
- December 22, 2023
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Nel dibattito sul futuro dei combustibili fossili che lacera la Cop28, il mondo dell’auto non intende stare seduto al tavolo degli accusati. Secondo Giuseppe Bitti, amministratore delegato di Kia Italia, il settore automobilistico è spesso oggetto di critiche. In realtà, però, rappresenta la vittima e non il colpevole della situazione attuale. Bitti sottolinea che il settore ha compiuto progressi significativi per ridurre il proprio impatto ambientale. Negli ultimi anni, inoltre, ha investito ingenti risorse per farlo.
Da Euro2 ad Euro6
Michele Crisci, presidente di Unrae e Volvo Cars Italia, fa eco a queste parole ricordando che quando si è tenuta la prima Cop nel 1995, le vetture in circolazione nell’Unione Europea rispettavano le normative Euro2. Oggi, le vetture Euro6 hanno ridotto le emissioni climalteranti e inquinanti del 90%. Crisci ritiene che questo dato sia sufficiente a dimostrare i progressi compiuti dal settore automobilistico e la sua sensibilità nei confronti dell’ambiente. Il settore è sempre stato attento al proprio impatto ambientale e ha adottato misure per avviarsi verso la decarbonizzazione. Pertanto, alla Cop28, il settore non intende farsi passare per vittima, ma nemmeno vuole essere visto come una lobby.
Crisci riconosce che alcuni paesi hanno ancora bisogno di una maggiore protezione sociale. In Europa, invece, si è raggiunto un livello adeguato nonostante ciò abbia comportato un aumento dei costi. Oggi spetta al settore automobilistico europeo indicare la strada da seguire. Tuttavia, Crisci sottolinea che occorre dare agli altri paesi il tempo di imitarci, considerando gli equilibri globali. Le case automobilistiche europee hanno già avviato azioni concrete in tal senso.
La posizione espressa da Bitti e Crisci riflette la volontà del settore automobilistico di avere il riconoscimento per gli sforzi compiuti. Sforzi volti a ridurre l’impatto ambientale e contribuire alla transizione verso soluzioni più sostenibili. Nonostante le critiche rivolte al settore, le case automobilistiche europee hanno adottato misure significative per limitare le emissioni e promuovere la mobilità sostenibile. Sono impegnate a guidare la transizione verso un futuro più verde per l’industria automobilistica.