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Il futuro dell’auto cinese nello show di Omoda e Jaecoo

  • October 24, 2025
  • gpapa
Futuro-auto-cinese

Dal 17 al 21 ottobre, la sede di Wuhu in Cina ospiterà l’International User Summit 2025 di Omoda e Jaecoo, i marchi del gruppo Chery destinati ai mercati esteri. Sotto il tema “CO-CREATE CO-DEFINE”, l’evento riunirà utenti, media e partner da cinque continenti per discutere innovazioni e strategie globali. Da un lato il summit ambisce a trasformare i consumatori in co-creatori di un ecosistema automobilistico. Dall’altro solleva interrogativi su quanto questa partecipazione sia reale o solo un esercizio di marketing, in un settore dominato da giganti consolidati.

Omoda e Jaecoo sono nati nel 2022 come rami export di Chery, primo esportatore cinese di auto per 21 anni consecutivi. Si posizionano come brand per un pubblico giovane e orientato al lifestyle, con enfasi su crossover urbani e off-road. Si registrano vendite cumulative superiori a 630.000 unità in 28 mesi e una rete in oltre 40 paesi. Il gruppo punta a 1,4 milioni di vendite annue entro il 2030. Eppure, in Europa e nel Regno Unito, dove sono entrati nel 2024, la crescita rapida – tra le più veloci tra i nuovi marchi – avviene in un contesto competitivo, con prezzi aggressivi sotto i 30.000 euro per modelli come l’Omoda 5.

Le novità Omoda e Jaecoo

Ma si presentano anche sfide legate alla percezione di affidabilità a lungo termine per un brand emergente. Al centro del summit c’è la tecnologia come presunto motore della co-creazione. Verrà presentato l’Omoda 3, un SUV compatto lungo 4,42 metri su piattaforma modulare SNA. Il design “Cyber Mecha” è ispirato a robot e manga: linee affilate, fari “Mecha Lightning” e interni da astronave. Inoltre, è inclusa l’integrazione per Nintendo Switch e un “pacchetto racing” ufficiale.

Sarà disponibile in versioni termiche, ibride e elettriche e promette interazioni intuitive e adattamento a scenari quotidiani. I dettagli su autonomia e consumi restano invece vaghi, lasciando spazio a dubbi su un’effettiva superiorità rispetto a rivali come Kia EV3 o MG4. Accanto, la concept car Omoda 6 enfatizzerà robustezza e architettura SNA. Un teaser anticipa le direzioni future, ma senza prototipi fisici, si tratta più di un’anteprima speculativa che di una rivoluzione concreta. Non mancano sorprese come i sistemi di parcheggio automatico (APA) e remoto (RPA) su Omoda 7. Sono basati su un database di oltre 1.000 scenari globali per gestire spazi stretti o ostacoli. Funzioni come auto-exit e tracciamento inverso mirano a ridurre stress e rischi. Tuttavia, in un mercato saturo di ADAS simili – da Tesla a Volkswagen – l’innovazione appare incrementale, non trasformativa. Si sollevano così, questioni su privacy e affidabilità in contesti reali.

Il Next Show

Il NEXT SHOW, ribattezzato Omoda Dream Day, trasformerà l’area esterna in una “X Exploration Base” futuristica. Non mancheranno i debutti di Omoda 3 modificata e Omoda 6, oltre a zone interattive per idee su campeggio o caffè in auto. Un muro elettronico raccoglierà suggerimenti utente, e cabine AI genereranno poster cyberpunk personalizzati. L’After Party, con sfilate, street dance e un festival O-Music, punterà alle giovani generazioni. Ma rischia di sembrare un evento promozionale più che un forum sostanziale di co-creazione. Un capitolo a parte merita il Brand Ecosystem 2.0, con il debutto di AiMOGA e il suo robot umanoide Mornine. Il robot è alto 1,67 metri, integra navigazione autonoma precisa (±5 cm), riconoscimento vocale in 10 lingue e capacità di aprire porte auto.

Già testato in Malesia e distribuito in oltre 220 unità globali, Mornine assisterà in showroom 4S per accoglienza e presentazioni, integrando AI in un contesto di vendita. Se da un lato simboleggia l’ambizione di Chery per una “mobilità empatica”, dall’altro solleva perplessità etiche: sostituirà posti di lavoro umani? E quanto è matura una tecnologia che, per ora, eccelle in demo controllate ma potrebbe inciampare in interazioni imprevedibili? Il summit lancerà anche un prototipo di “One Store, Two Vibes” per vendite dirette. Separerà esperienze Omoda (crossover) e Jaecoo (off-road), con zone lifestyle per tour e bevande. Modelli come Omoda 9 e Jaecoo 7 Super Hybrid vantano cinque stelle Euro NCAP. L’abitacolo pet-friendly di Jaecoo 5 è certificato TÜV SÜD, confermando impegno su sicurezza e sostenibilità.

Un passo verso la globalizzazione

L’evento di Wuhu appare come un passo verso la globalizzazione. Ma si presenta anche come un reminder delle sfide: competere con brand storici richiede più di robot e design aggressivi. La co-creazione suona bene, ma dipenderà da quanto OMODA e JAECOO ascolteranno davvero gli utenti, trasformando input in prodotti tangibili, anziché in slogan. Per ora, è un’ambiziosa scommessa cinese su un futuro high-tech, in attesa di verifica sul campo.

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