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Auto connessa: chi possiede i tuoi dati?

  • March 04, 2025
  • admin
auto connessa

In piena trasformazione digitale del settore automotive, l’Automobile Club Milano ha ospitato il talk “L’Auto Connessa: Chi Possiede i Tuoi Dati?”, un evento che ha messo sotto i riflettori le sfide e le opportunità legate alla gestione dei dati nei veicoli moderni. Tra intelligenza artificiale, connettività e innovazione, il dibattito ha riunito esperti di diverse discipline. Tra questi accademici, giuristi, tecnici e gestori del Registro Automobilistico. Un talk volto ad esplorare un tema tanto affascinante quanto controverso: a chi appartengono davvero i dati generati dalle nostre automobili?

L’Automobile Sapiens e l’Automobilista Sapiens

Basandosi sulla ricerca dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School: “Dall’Automobile Sapiens, all’Automobilista Sapiens”, sono stati presentati dati sorprendenti.

Oltre il 50% degli automobilisti intervistati – con un’età media di 34 anni e un reddito annuo sotto i 30.000 euro – si dichiara pronto a guidare un’auto dotata di sistemi di intelligenza artificiale capaci di prendere decisioni autonome. Il 70% degli intervistati vanta una conoscenza medio-alta delle tecnologie IA e il 75,8% le considera estremamente innovative. “L’Automobile Sapiens non è solo un mezzo di trasporto – spiegano i ricercatori – ma un gemello digitale che raccoglie e analizza dati per ottimizzare sicurezza, efficienza e personalizzazione.” Una rivoluzione tecnica che preannuncia un nuovo ecosistema. Quello dei dati come cuore pulsante della mobilità.

Ma chi controlla i dati dell’auto connessa?

Il Professor Enrico Al Mureden dell’Università di Bologna ha offerto una prospettiva giuridica. Partendo da un dato impressionante: in Italia circolano quasi 18 milioni di veicoli connessi, il 45% del totale. Queste “Connected Cars” generano un flusso continuo di informazioni. Informazioni come la posizione, lo stile di guida, la diagnostica e persino i dati biometrici. Ciò solleva, naturalmente, interrogativi cruciali sulla loro proprietà e utilizzo. “I dati sono legati all’utente, ma le case automobilistiche spesso ne rivendicano il controllo,” ha evidenziato Al Mureden. “Serve un bilanciamento tra i diritti della persona, come la privacy, e le esigenze di mercato.”

Il quadro normativo europeo, con strumenti come il GDPR, il Data Act e l’AI Act, cerca di garantire trasparenza e sicurezza. Tuttavia, restano nodi irrisolti: il consenso informato per l’uso dei dati, i rischi di cyber-attacchi, la profilazione commerciale e la condivisione con le autorità pubbliche. “La questione non è solo tecnica, ma sociale,” ha sottolineato il professore. “I dati non rientrano nelle classiche categorie di proprietà: serve un’interpretazione giuridica innovativa.

Innovazione, mercato e diritti fondamentali

Il talk ha messo in luce una verità ineludibile: l’auto connessa non è solo un prodigio tecnologico, ma un terreno di confronto tra innovazione, mercato e diritti fondamentali. Mentre l’Automobile Sapiens guida verso il futuro, la domanda resta aperta: i tuoi dati sono davvero tuoi? La risposta, per ora, è ancora in costruzione, sospesa tra le potenzialità della tecnologia e la necessità di regole chiare. Una cosa è certa: la mobilità intelligente non è più un’ipotesi, ma una realtà che richiede dialogo e consapevolezza.

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