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Dazi di Trump: un colpo ai consumatori americani

  • February 25, 2025
  • admin
dazi americani

I dazi doganali previsti dal presidente Trump rischiano di pesare direttamente sulle tasche dei consumatori americani. Il progetto del presidente americano di imporre dazi doganali “di circa” il 25% sulle automobili importate negli Stati Uniti porterebbe ad aumenti di prezzo per i clienti d’oltreoceano. A lanciare l’allarme è l’Associazione dei costruttori tedeschi di automobili (VDA). Secondo la lobby automobilistica tedesca, le nuove sovrattasse renderanno “i prodotti più costosi”. Questo, si suppone, alimenterà il rischio di una spirale inflazionistica. La stessa potrebbe trasformarsi, poi, in una vera e propria guerra commerciale. “Invece di combattere l’inflazione, come promesso – ha dichiarato la VDA in una nota – il presidente Trump la sta alimentando negli Stati Uniti“.

La strategia dei dazi

Da quando è tornato alla Casa Bianca alla fine di gennaio 2025, Trump ha fatto dei dazi doganali il pilastro della sua strategia per ridurre il cronico deficit commerciale americano. Dopo aver già introdotto tariffe su acciaio e alluminio importati da tutti i partner commerciali degli Stati Uniti, il presidente ha annunciato una politica di dazi reciproci. Politica che ora intende estendere a settori chiave come le automobili, i semiconduttori e i farmaci. Martedì, in un discorso pubblico, ha ribadito la sua determinazione a proseguire su questa linea. Linea che ha definito “essenziale per rilanciare l’industria americana“.

Attualmente, le auto europee importate negli Stati Uniti sono soggette a un dazio del 2,5%. Giganti tedeschi dell’automotive come Volkswagen, BMW e Mercedes continuano tuttavia a esportare negli USA parte della loro produzione europea. Gli stessi producono già ampiamente sul territorio americano, uno dei loro mercati più importanti. Un balzo al 25% delle tariffe metterebbe sotto pressione le loro vendite. Vendite già fragilizzate da dinamiche globali avverse. Come il calo delle consegne in Cina. Consegne che affrontano la crescente concorrenza dei marchi locali e la stagnazione del settore delle auto elettriche, le cui vendite non decollano.

Le conseguenze sugli americani della misura

L’impatto economico di questa misura potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini americani. Gli Stati Uniti rappresentano il principale partner commerciale della Germania, che nel 2024 ha registrato un surplus commerciale record con il paese a stelle e strisce. Un aumento dei dazi rischierebbe di danneggiare un equilibrio economico cruciale per Berlino. Ciò potrebbe mettere a repentaglio i profitti dei costruttori tedeschi e, di riflesso, l’occupazione nel settore.

La mossa di Trump, dunque, si inserisce in un contesto di tensioni commerciali globali, con il potenziale di innescare ritorsioni da parte dei partner internazionali. Mentre il presidente americano insiste sulla necessità di proteggere l’industria nazionale, gli esperti avvertono che il prezzo di questa politica protezionistica potrebbe essere pagato soprattutto dai consumatori. Generando, inoltre, un aumento generalizzato dei costi. Aumento che contraddice le promesse elettorali di lotta all’inflazione. La partita è aperta, ma il rischio di un’escalation sembra sempre più concreto.

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