André Citroën nel Pantheon, appello a Macron
- April 24, 2024
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André Citroën, visionario, geniale, perfetta incarnazione di spirito di qualità, design e innovazione. Personalità che ha reso grande l’industria europea, nonché fondatore di uno dei marchi più emblematici della storia di Francia.
A quasi 90 anni dalla sua scomparsa, un comitato di oltre 60 personalità si appella al presidente, Emmanuel Macron, affinché sostenga l’ingresso al Panthéon di André Citroën (1878-1935).
André Citroën, padre dell’omonima firma automobilistica, potrebbe così diventare il primo industriale ad accedere con tutti gli onori nel mausoleo repubblicano, nel cuore di Parigi. Mausoleo dove riposano i grandi della Patria. Scrittori, artisti, resistenti o politici come Jean Moulin o Simone Veil.
Una mossa “dall’alto valore simbolico in un momento in cui la reindustrializzazione della Francia diventa una priorità“. Ecco cosa si legge nella petizione online promossa dal Comité de Soutien André Citroën au Panthéon, pensato e promosso dall’energico nipote, Henri-Jacques Citroën.
La storia di André Citroën
Figlio di immigrati ebrei (padre olandese, madre polacca) trasferitisi in Francia a fine Ottocento, André Citroën è ancora oggi una personalità amatissima. Così come sono amate le sue leggendarie automobili osannate in tutto il mondo.
Perfetto esempio di meritocrazia repubblicana e appassionato fin da piccolo dei libri di Jules Verne. Il giovane André ottenne la cittadinanza francese a 18 anni per proseguire gli studi all’École Polytechnique. Con la moglie, Giorgina Bingen (Genova, 12 aprile 1892 – Parigi, 20 febbraio 1955) italiana, già all’epoca costituivano una famiglia profondamente europea.
La Prima guerra mondiale e Citroën
Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, nel 1915, i tre fratelli Citroën furono chiamati al fronte. André perdette sul campo di guerra il fratello minore, Bernard. La tragedia lo segnerà profondamente. Il giovane, inoltre, non si capacita dell’inferiorità degli armamenti francesi rispetto a quelli tedeschi. Da giovane industriale attivo nel campo dei macchinari (a soli 20 anni acquistò in Polonia il brevetto per un ingranaggio dalla doppia cuspide poi divenuto il simbolo di Citroën), chiese ed ottenne un incontro al ministero della Guerra di Parigi.
L’incontro fu volto alla proposta di creazione di una fabbrica di munizioni in grado di tener testa al nemico. André ebbe successo in appena quattro mesi. La fabbrica vide la nascita nei terreni di Javel, a poche centinaia di metri dalla sua amatissima Tour Eiffel. Costruzione che contribuì alla vittoria finale della Francia.
Modello di emancipazione femminile
Sul sito industriale lungo la Senna, oggi divenuto un parco a lui intitolato, lavoreranno fino a 13.000 impiegati. La maggior parte della forza lavoro fu costituita da donne. La costruzione comprendeva asili nido, nursery, infermerie e spogliatoi. Un modello prima del tempo di emancipazione femminile e tutela dei diritti dei lavoratori.
Con la fine della guerra, nel 1919, Citroën trasformò l’industria degli armamenti in una delle case automobilistiche più importanti al mondo. Scelse, inoltre, di produrre auto all’ultimo grido a prezzi accessibili. In dieci anni, il marchio con la doppia cuspide si impose come primo produttore europeo e secondo a livello mondiale.
Per André l’innovazione è stato un mantra, attitudine in cui LoJack si riconosce.
Novant’anni di Traction Avant
Il 9, il 10 e l’11 maggio, sul circuito Charade nei pressi di Clermont-Ferrand, verranno celebrati i 90 anni della “Traction Avant” (1934). Si tratta di uno dei modelli più emblematici della casa Citroën. Modello andato in produzione poco prima della morte di André, nel 1935. Oltre alla sua influenza nel campo dell’industria, Citroën è stato anche un pioniere dell’emancipazione femminile e della tutela dei diritti dei lavoratori. La sua fabbrica di Javel, con le sue strutture all’avanguardia per l’epoca, ha offerto condizioni di lavoro migliori e opportunità di carriera per migliaia di persone, comprese molte donne.
Proprio per questo l’ingresso di André Citroën nel Panthéon segnerebbe un momento significativo per la Francia. Il suo ingresso sottolinerebbe l’importanza dell’industria e dell’innovazione nel progresso del paese. La sua storia personale di successo, partendo da umili origini e diventando un leader industriale di fama mondiale, rappresenta un esempio ispiratore per le generazioni future.