Taxi e NCC: un sistema in crisi
- October 03, 2025
- gpapa
Gli italiani si confrontano con un sistema di mobilità on-demand tra i peggiori in Europa, segnato da lunghe attese, scarsa disponibilità di mezzi e insoddisfazione diffusa. È il quadro emerso da un sondaggio nazionale condotto da Muoviti Italia, coalizione per la modernizzazione del settore della mobilità, su oltre 500 persone, principalmente a Roma e Milano, tra giugno e luglio 2025. Presentato in chiusura della Settimana Europea della Mobilità, dedicata al tema “Mobilità per tutti”, il rapporto evidenzia un’urgenza condivisa. Il 61% dei cittadini chiede una riforma strutturale del sistema di taxi e noleggio con conducente (NCC). Quasi sei italiani su dieci sottolineano la necessità di un intervento immediato.
I dati del rapporto su taxi e NCC
I dati dipingono una realtà critica: il 36,5% degli intervistati lamenta attese eccessive o l’impossibilità di trovare un veicolo. Nel dettaglio, il 17,3% dichiara di non riuscire spesso a trovare taxi o NCC. L’11,9% aspetta tra i 15 e i 30 minuti, e il 7,3% oltre la mezz’ora. Più del 70% ha sperimentato almeno una volta l’assenza di mezzi disponibili quando necessario. Il risultato? Un livello di soddisfazione medio di appena 2,9 su 5. Oltre la metà dei cittadini esprime un giudizio negativo sul sistema. Il confronto con l’Europa amplifica il divario italiano. L’86,5% degli intervistati ha utilizzato servizi di mobilità on-demand in altre città europee, e il 56,7% li considera nettamente superiori. Tra le ragioni: maggiore disponibilità di veicoli, prenotazioni più semplici, tariffe eque e normative moderne. Solo il 22,5% giudica i servizi esteri peggiori di quelli italiani.
Le risposte aperte raccolte nel sondaggio riflettono un malcontento trasversale e proposte concrete. Tra queste: più licenze, liberalizzazione del mercato, maggiore concorrenza – con espliciti riferimenti a piattaforme come Uber e Bolt – tariffe trasparenti, pagamenti elettronici garantiti e una copertura più efficace nelle ore critiche, come notti e weekend. I cittadini chiedono un sistema più flessibile e accessibile, capace di rispondere alle esigenze di una società moderna.
Andrea Giuricin, portavoce di Muoviti Italia, non usa mezzi termini. «I risultati di questa indagine lanciano un messaggio chiaro: l’attuale sistema di trasporto on-demand in Italia non risponde ai bisogni dei cittadini. La scarsa disponibilità di mezzi, le attese eccessive e il divario con i servizi europei mostrano l’urgenza di una riforma strutturale che apra il mercato, modernizzi le regole e garantisca soluzioni di mobilità efficienti, accessibili e a prezzi equi. È il momento di ascoltare i cittadini e dare al Paese una mobilità all’altezza delle sue ambizioni».
Necessari ulteriori miglioramenti
L’indagine arriva in un momento cruciale, mentre il Parlamento si prepara a discutere nuove proposte normative. Muoviti Italia ha accolto con favore il disegno di legge presentato dai deputati di Forza Italia Andrea Caroppo, Paola Boscaini e Stefano Benigni, che punta a modernizzare la legge 21/1992, regolatrice del servizio NCC. La proposta è vista come un passo avanti, ma la coalizione sottolinea la necessità di ulteriori miglioramenti. L’obiettivo è garantire un’apertura del mercato, un’armonizzazione delle regole a livello nazionale e una centralità della digitalizzazione nel trasporto pubblico non di linea.
