Auto e Moto d’Epoca 2025: l’esposizione da non perdere
- September 29, 2025
- gpapa
Dal 23 al 26 ottobre, BolognaFiere si trasformerà nel paradiso degli appassionati di motori d’epoca. La 42ª edizione di Auto e Moto d’Epoca, il più grande salone europeo dedicato al motorismo storico, promette di essere un evento memorabile. 235mila metri quadri di esposizione suddivisi in 14 padiglioni e quattro percorsi tematici, con rarità mai viste. Tra queste figurano le monoposto Ferrari e Fiat, Formula 1, Honda Classic e l’Heritage HUB di Stellantis. Un vero e proprio viaggio nel tempo per celebrare l’evoluzione dell’automobilismo e del motociclismo. L’evento attirerà collezionisti, esperti e curiosi da tutto il mondo.
75 anni di Formula 1
Tra le novità più attese, spicca la mostra-evento dedicata ai 75 anni della Formula 1. Il percorso ripercorre l’evoluzione tecnica, sportiva e culturale della massima competizione automobilistica. Protagoniste assolute saranno le monoposto autentiche dagli anni ’50 agli anni 2000, prestate da prestigiose collezioni come il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino e il Nationales Automuseum – Loh Collection in Germania.
Al centro dell’esposizione, tre capolavori dal MAUTO. La Ferrari 500 F2 del 1952, un’icona della semplicità meccanica vincente con telaio tubolare e motore a doppia accensione, portò Alberto Ascari ai titoli mondiali del 1952 e 1953. Donata da Enzo Ferrari in persona, questa vettura simboleggia la scommessa strategica del Cavallino Rampante sulla Formula 2. Accanto a lei, la Mercedes-Benz W196R del 1954, vincitrice al debutto nel Gran Premio di Francia e artefice di due titoli consecutivi con Juan Manuel Fangio al volante. Prodotta in soli 15 esemplari, fu donata alla Daimler-Benz nel 1957. Non manca la Ferrari 156 F1 del 1963, con motore posteriore V6 da oltre 190 CV. Quest’ultima segnò il passaggio definitivo alle nuove regole della F1.
Dalla Loh Collection arriva la Ferrari F2007 di Kimi Räikkönen, telaio 262. L’ultima monoposto a conquistare il titolo piloti per Maranello nel 2007, proprio quella con cui il finlandese vinse in Brasile. La mostra include anche vetture guidate da leggende come Phil Hill, Riccardo Patrese, Clay Regazzoni e Gilles Villeneuve. Un tuffo nelle emozioni del motorsport.
L’eredità di Honda Classic
Honda Motor Europe Ltd. Italia sceglie poi Bologna per celebrare la sua eredità con “Honda Classic”. L’esposizione di 600 metri quadri ha presentato 38 moto iconiche. Divisa in quattro aree tematiche, la mostra è un omaggio alla passione e all’innovazione della Casa dell’Ala Dorata. Nell’area “Due tempi made in Atessa”, focus sui modelli prodotti nello stabilimento abruzzese. Al culmine la NS 125 R Adriatico, la prima moto italiana esportata in Giappone.
Le “Moto da Gran Premio” spaziano dalla RS 125 GP di Lucio Cecchinello alla RC213V di Johann Zarco. Si passa poi per le NSR 250 e 500 di Max Biaggi e Wayne Gardner, e la RC211V campione del mondo con Nicky Hayden nel 2006. L’off-road è rappresentato da regine come la Elsinore CR250M e la mitica CR500. La, “Produzione di serie”, invece, esibisce capolavori come la CB750 Four, la VFR750R (RC30) e la NR750 con pistoni ovali, che hanno rivoluzionato il mondo delle due ruote.
Un’esposizione delle rarità europee e italiane
Per la prima volta in Italia, il Nationales Auto Museum – The Loh Collection porta a BolognaFiere rarità come la Mercedes-Benz CLK-GTR. Questo prototipo pre-produzione è stato omologato per la GT1 dopo la fine del campionato. Solo 25 esemplari sono stati prodotti tra il 1998 e il 1999. Accanto, la BMW M1 Procar del 1979, vincitrice del campionato inaugurale con Niki Lauda (tre vittorie) e poi passata a Hans-Joachim Stuck. Questa vettura corse anche alla 24 Ore di Le Mans con il team EMKA Racing, guidato dal batterista dei Pink Floyd, Nick Mason, appassionato di motori.
Da Torino infine arriva l’Heritage HUB di Stellantis, con gioielli del design italiano. La Fiat-Abarth 750 Record del 1956, con carrozzeria Bertone su disegno di Franco Scaglione, stabilì sei record a Monza grazie alla sua aerodinamica. L’Alfa Romeo Scarabeo 1600, un prototipo visionario con motore posteriore mai prodotto, simboleggia l’audacia milanese. Infine, la Lancia D25 del 1955, erede della D24, incarna l’eccellenza tecnica italiana con soluzioni raffinate per le corse.
