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Il parco auto italiano invecchia, il digitale accende la speranza

  • June 12, 2025
  • admin
Mobilità a basse emissioni

La transizione verso una mobilità sostenibile in Italia procede a rilento, ostacolata da un parco auto tra i più obsoleti d’Europa. L’analisi del Centro Studi di AutoScout24, basata su dati ACI e pubblicata in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, dipinge un quadro chiaro: nel 2024, ben 18,4 milioni di vetture (44,5% del totale) appartengono alle classi di emissione Euro 0-1-2-3-4, con 4,28 milioni di veicoli Euro 0-1 (10,3%) tra i più inquinanti. A preoccupare è anche l’età media: oltre 17,53 milioni di auto (42,4%) hanno 15 anni o più, un dato che sottolinea l’urgenza di un rinnovamento per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sicurezza stradale.

Geografia delle vetture elettriche

Nonostante un balzo del +103,2% nelle auto elettriche circolanti rispetto al 2023, le vetture elettriche “pure” rappresentano appena lo 0,8% del totale. Considerando anche le ibride, la quota nazionale sale al 7,7%, ma le disparità regionali sono evidenti. La Valle d’Aosta svetta con il 25,7% di auto ibride ed elettriche, seguita dal Trentino-Alto Adige (22,1%), mentre regioni come Campania (2,8%), Molise e Sicilia (entrambe 3,1%) arrancano. Per le elettriche pure, solo Trentino-Alto Adige (2,8%), Valle d’Aosta (1,8%) e Toscana (1%) superano l’1% del parco circolante.

Parco auto obsoleto: le speranze nel mercato digitale

Le regioni meridionali dominano la classifica delle vetture più inquinanti: Calabria (61,7%), Sicilia (61,1%) e Campania (60,2%) registrano le percentuali più alte di auto Euro 0-4. Al contrario, Valle d’Aosta (16,4%) e Trentino-Alto Adige (19,3%) si distinguono per una maggiore modernità del parco auto. In termini assoluti, Lombardia (2,27 milioni), Campania (2,24 milioni) e Sicilia (2,14 milioni) contano il maggior numero di veicoli Euro 4 o inferiori, evidenziando un problema strutturale con ricadute su qualità dell’aria e salute pubblica. Per accelerare lo svecchiamento del parco auto, puntare solo sull’elettrico non basta. Le vetture a benzina e diesel di nuova generazione (Euro 5 e 6) possono giocare un ruolo cruciale.

Qui il mercato digitale diventa un alleato strategico: piattaforme come AutoScout24 offrono un’ampia scelta di auto nuove e usate a prezzi accessibili, con il 57% delle vetture di classe Euro 6, il 21% ibride o elettriche e quasi il 60% con meno di 5 anni. Questi numeri, ben al di sotto dell’età media del parco circolante, dimostrano il potenziale del digitale per incentivare l’acquisto di veicoli più moderni e sostenibili.

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