Blog

Calo nel mercato dei veicoli commerciali

  • May 08, 2025
  • sgalbiati
Mercato dei veicoli commerciali, calo a doppia cifra nel primo trimestre

Il mercato dei veicoli commerciali dell’Unione Europea ha aperto il 2025 con una battuta d’arresto significativa. Un’apertura segnata da un calo generalizzato delle vendite di furgoni, autocarri e autobus. La stagnazione economica, il calo degli ordini pregressi e un complesso panorama normativo hanno alimentato un clima di incertezza. Un clima che ha colpito duramente i principali mercati europei. I dati pubblicati dall’Acea, l’associazione europea dei costruttori, dipingono un quadro preoccupante per il settore. Il quadro presenta poche eccezioni che evidenziano una transizione verso soluzioni più sostenibili.

I dati del mercato

Le vendite di furgoni nuovi nell’Ue sono diminuite del 12,2% nel primo trimestre del 2025, con i tre mercati chiave che hanno trainato il declino. L’Italia ha registrato il calo più marcato, con un -15,2%, seguita da Francia e Germania, entrambe a -10,7%. Solo la Spagna ha bucked the trend, con un aumento delle immatricolazioni del 12,6%. Sul fronte delle motorizzazioni, il diesel resta dominante. Lo stesso rappresenta infatti l’82,5% delle vendite (in calo dall’84,2% del 2024), ma ha perso il 14% in volume. I furgoni a benzina hanno subito un crollo del 25,8%, scendendo al 5,2% della quota di mercato. Tuttavia, i furgoni elettrici hanno registrato una crescita robusta del 32,6%. Conquistando così l’8,7% del mercato rispetto al 5,7% dello scorso anno. Anche i furgoni ibridi hanno mostrato una lieve crescita dello 0,7%, ma rappresentano solo il 2,5% del totale.

Il segmento degli autocarri

Tale segmento ha subito una flessione ancora più marcata. Le immatricolazioni nell’Ue sono in calo del 16%, per un totale di 72.941 unità. La riduzione è stata guidata da un -16,6% nelle vendite di autocarri pesanti e un -12,5% per quelli medi. Tutti i principali mercati hanno registrato delle perdite. La Germania ha visto un crollo del 25,4%, la Francia del 17,6%, la Spagna del 12,8% e l’Italia del 9,4%. Nonostante il dominio del diesel, che rappresenta il 93,4% delle nuove immatricolazioni, le vendite di autocarri diesel sono diminuite del 17,7%. Al contrario, gli autocarri elettrici hanno registrato un’impressionante crescita del 50,6%, raggiungendo una quota di mercato del 3,5%, rispetto al 2% del 2024. I Paesi Bassi si sono distinti con un balzo del 342,7%, rappresentando un quarto delle vendite di autocarri elettrici nell’Ue.

Il segmento degli autobus

Le vendite di autobus nuovi nell’Ue sono scese dell’1,8%, totalizzando 8.674 unità. Tra i principali mercati, la Germania ha registrato il calo più significativo (-15%). Seguita poi dall’Italia (-7,3%) e dalla Spagna (-0,5%). La Francia ha mostrato una crescita marginale (+0,1%), mentre mercati più piccoli come Svezia (+189,9%) e Grecia (+187,6%) hanno registrato incrementi notevoli. In termini di motorizzazioni, gli autobus elettrici hanno brillato con una crescita del 50,3%, aumentando la loro quota di mercato dal 13% al 19,9%. La Germania ha guidato con un +118,9%, mentre la Svezia ha immatricolato 237 autobus elettrici rispetto ai soli 9 del 2024. Al contrario, gli autobus ibridi hanno perso il 28,7%, scendendo al 10,7% del mercato, e quelli diesel, pur dominando con il 65,9%, sono calati del 5,6%.

Il primo trimestre del 2025

Il trimestre evidenzia le difficoltà strutturali del mercato dei veicoli commerciali europei, strette tra una domanda debole, costi operativi elevati e un quadro normativo in evoluzione. Tuttavia, l’ascesa dei veicoli elettrici in tutti i segmenti segnala un cambiamento verso una mobilità più sostenibile. Paesi Bassi, Germania e Svezia in prima linea.

Per i costruttori, la sfida sarà bilanciare la transizione ecologica con la necessità di rilanciare un settore in crisi, in un contesto economico che rimane incerto. Se la Spagna e i mercati minori offrono qualche spiraglio, per i colossi come Germania, Francia e Italia il 2025 si preannuncia come un anno di sacrifici e scelte strategiche cruciali.

Prossimo articolo >

Torna alle news >

Share