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Così i costruttori cinesi aggirano i dazi di Trump

  • July 29, 2025
  • gpapa
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Colpo su colpo: i costruttori cinesi aggirano i dazi sulle importazioni in mille modi. Le case automobilistiche cinesi BYD e Great Wall Motors sperano in un avvio più rapido delle loro nuove fabbriche brasiliane di veicoli elettrici, inaugurate a breve. Questo permetterà loro di provare a convincere le autorità ad abbassare i dazi, destinati ad aumentare significativamente nei prossimi anni.

BYD ha inaugurato il suo stabilimento brasiliano all’inizio di questo mese. Ha dichiarato che assemblerà unità semi-smontate importate – veicoli parzialmente saldati, verniciati e pre-fabbricati in Cina – per i prossimi 12 mesi. GWM seguirà l’esempio inaugurando il suo stabilimento nello stato di San Paolo, più avanti in questo trimestre.

Vantaggi economici e nuovi posti di lavoro in Brasile

Secondo un operatore di mercato vicino alle aziende, sentito da Argus, accelerare le aperture tramite l’impiego di parti smontate consentirà a entrambe le aziende di accelerare le assunzioni negli stabilimenti. Questo offrirà al Brasile vantaggi economici che, si spera, le aiuteranno a fare pressioni per tariffe di importazione più basse.

«Vogliono essere ricompensati per aver creato posti di lavoro e dato impulso al mercato automobilistico brasiliano», ha dichiarato un analista di mercato ad Argus. BYD sostiene che la fabbrica raggiungerà la piena capacità produttiva alla fine del 2026. Questo creerà 20.000 posti di lavoro, rivitalizzando il mercato del lavoro in una regione che in precedenza dipendeva da uno stabilimento Ford dismesso, ora di proprietà di BYD.

I dazi sulle unità da assemblare

Entrambe le aziende prevedono di passare a unità completamente smontate l’anno prossimo. Questo comporterà l’importazione di parti completamente smontate dalla Cina e il completo assemblaggio dei veicoli in Brasile.  Attualmente, il Brasile impone le stesse tariffe di importazione sulle unità da assemblare come sui veicoli completamente costruiti: il 28% per i veicoli ibridi e il 25% per quelli elettrici. L’intenzione è quella di unificare e aumentare tutte le imposte al 35% entro luglio 2028.

BYD ha chiesto senza successo al governo di ridurre le tariffe sulle parti smontate, rispettivamente al 10% e al 5%. In risposta, l’azienda ha accelerato l’apertura del suo stabilimento, precedentemente posticipata, per intensificare la pressione.

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