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Le colonnine di ricarica in Italia: i dati del PNRR e il futuro

  • May 28, 2025
  • sgalbiati
PNRR

Il Ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, ha recentemente illustrato alla Camera dei Deputati un quadro dettagliato sulla distribuzione e l’efficacia delle colonnine di ricarica per auto elettriche in Italia, nell’ambito della revisione degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). I dati presentati offrono un’occasione per fare chiarezza su un tema cruciale per la transizione verso la mobilità elettrica. Evidenziati, infatti,  i progressi compiuti e le sfide ancora aperte.

I dati del PNRR

Al 31 dicembre 2024, l’Italia conta 64.391 punti di ricarica distribuiti sul territorio nazionale. La Lombardia si conferma la regione leader per numero di colonnine, mentre Napoli spicca come la città con il miglior rapporto tra punti di ricarica e superficie urbana. La suddivisione geografica evidenzia una concentrazione maggiore al Nord (57%), seguito dal Sud (23%) e dal Centro (20%). Un dato particolarmente significativo emerge dall’analisi spaziale. Il 94% del territorio nazionale si trova entro 10 km da un punto di ricarica, un risultato che dimostra una buona copertura anche nelle aree più remote e isolate.

Non solo: al 30 aprile 2025, il parco circolante di auto elettriche in Italia ammonta a 303.924 veicoli. Un valore pari al 5% del totale delle auto in circolazione. In termini di rapporto tra punti di ricarica e auto elettriche, l’Italia si posiziona favorevolmente rispetto ad altri Paesi europei. Con 19 punti di ricarica ogni 100 auto elettriche. Il nostro Paese supera la Francia (14 punti, con il 17,4% di auto elettriche), la Germania (8 punti, con il 16,6%) e il Regno Unito (7 punti, con il 21,3%). Inoltre, considerando la rete stradale, in Italia c’è un punto di ricarica ogni 4 chilometri, contro i 5 del Regno Unito, i 6 della Germania e i 7 della Francia.

Lo scarto tra aspettative e realtà

Nonostante i progressi, il Ministro Foti ha evidenziato alcune discrepanze rispetto agli obiettivi iniziali del PNRR. Dei 21.000 punti di ricarica previsti dai bandi, al momento ne sono stati realizzati 3.800. Mentre 12.110 risultano già aggiudicati attraverso sei bandi (tre per aree urbane e tre per aree extraurbane). Questo scarto è attribuibile a un’evoluzione diversa rispetto alle previsioni iniziali. Previsioni formulate anni fa, quando il ritmo di sviluppo della mobilità elettrica non era ancora pienamente prevedibile.

Per accelerare la transizione verso la mobilità elettrica, il Ministro ha suggerito di destinare parte delle risorse non spese del PNRR a incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Un bando precedente ha già dimostrato di poter stimolare il mercato. Si stima, inoltre, che un nuovo incentivo potrebbe portare a un incremento di circa 39.000 auto elettriche. Pari a un aumento del 12-13% del parco circolante. Questo rappresenterebbe un contributo significativo alla diffusione della mobilità sostenibile in Italia.

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