Servono nuove regole per le assicurazioni
- March 07, 2025
- sgalbiati

Il mercato necessita di nuove regole: maggiore trasparenza, indipendenza e professionalità nel ramo assicurativo. Ecco la richiesta avanzata dall’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni (Aiped). La stessa ha presentato un pacchetto di proposte a governo, Ivass e Mimit, invocando l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni peritali. L’obiettivo? Riformare il settore seguendo l’esempio della Francia. Paese dove nuove normative hanno recentemente disciplinato l’attività dei periti assicurativi. Come? Puntando a elevarne gli standard e a rafforzare la fiducia degli utenti.
“Un perito indipendente, ben formato ed equamente retribuito è una garanzia per tutti: compagnie, cittadini, enti pubblici e privati,” spiega Luigi Mercurio, presidente di Aiped. “Chiediamo un quadro normativo moderno che ponga il perito al centro di un sistema assicurativo etico ed efficiente, guardando al modello francese come punto di riferimento.” L’associazione propone misure concrete per tutelare la professione e migliorare il funzionamento del mercato. Richiesta presentata con un appello al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per avviare un dialogo istituzionale.
Le proposte di Aiped per le nuove regole
Le proposte si articolano in sei punti chiave. Nella totalità pensati per rispondere alle sfide attuali e valorizzare il ruolo dei periti. Il primo punta a garantire che i periti operino senza interferenze esterne, rafforzando l’imparzialità. A ciò si affianca la necessità di chiarire e potenziare i ruoli di vigilanza di Ivass e Consap, con sanzioni efficaci per chi non rispetta le regole.
Il secondo a introdurre parametri retributivi minimi per evitare la svalutazione della professione. Accompagnati da contratti standard che definiscano prestazioni, compensi e pagamenti. Questi parametri dovrebbero essere rivisti periodicamente per adeguarsi a inflazione e mercato.
Poi c’è il terzo, con l’obiettivo di limitare l’accertamento e la stima ai soli periti registrati al Ruolo Periti Assicurativi, escludendo operatori non qualificati (salvo i tirocinanti). Ogni perizia dovrà avere un codice identificativo per tracciabilità. Attivando, inoltre, sanzioni per le compagnie che violano queste disposizioni.
Il quarto punto vorrebbe rendere obbligatori corsi periodici per mantenere i periti aggiornati su normative e tecnologie, assicurando competenze al passo coi tempi.
Gli ultimi due punti riguardano invece la necessità di definire standard di condotta basati su integrità, imparzialità e trasparenza, integrando nei percorsi formativi moduli specifici sui principi etici e la valorizzazione della professione. L’idea alla base delle nuove regole è il voler riconoscere il perito come figura centrale nel processo liquidativo. Non solo, promuoverne il ruolo anche attraverso campagne pubbliche e favorire il dialogo tra associazioni, Ivass, Consap e istituzioni.
Il modello francese
L’ispirazione di tutto questo arriva dalla Francia. Nel paese, infatti, le nuove regole hanno già portato a una maggiore regolamentazione del settore, con benefici tangibili in termini di fiducia e qualità del servizio. In Italia, secondo Aiped, è urgente agire per colmare le lacune normative e contrastare pratiche scorrette. Come, per esempio, l’uso di personale non qualificato o la pressione delle compagnie sui periti. “Gli standard professionali devono essere elevati,” sottolinea Mercurio. “Solo così si può garantire un mercato assicurativo più giusto e trasparente.”
La palla passa ora alle istituzioni. Aiped chiede al Mimit di istituire un tavolo di lavoro che coinvolga associazioni di categoria e organi competenti, per costruire una riforma condivisa che tenga conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti. Una sfida ambiziosa, ma necessaria, per un settore che tocca la vita di milioni di cittadini e che richiede regole chiare e moderne. Il futuro dei periti – e del mercato assicurativo – è in gioco: la risposta delle istituzioni sarà decisiva.