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Dazi, possibile crisi per industria auto Usa

  • February 18, 2025
  • admin
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Colpo di scena, saranno proprio le aziende americane a soffrire di più per i dazi Usa. “I dazi stanno causando caos e aumenteranno molto i costi per l’industria automobilistica“: lo ha detto durante la conferenza di Wolfe Research l’amministratore delegato di Ford, Jim Farley. Ribadendo la propria contrarietà alle politiche protezionistiche di Trump. Il Ceo della seconda casa automobilistica americana, (dietro General Motors), ha definito i dazi del 25% su acciaio e alluminio “fattori che stanno attualmente aggiungendo molti costi e molto caos al settore“.

Nonostante la maggior parte dell’acciaio e dell’alluminio impiegati da Ford provengano da fornitori statunitensi, alcune consegne arrivano all’estero. Questo potrebbe “avere un notevole impatto sui costi“, sostiene Farley. Secondo la CNBC, il nuovo direttore finanziario di Ford, Sherry House, ha affermato che “la preoccupazione maggiore per l’azienda è rappresentata da tutte queste azioni relativamente minime, anche nei confronti dei fornitori”. Da considerare, infatti, che seppur minime, “sommate incidono negativamente sull’attività della casa automobilistica“. Anche più netto Farley, secondo cui una tariffa a lungo termine del 25% per le importazioni da Messico e Cina sarebbe “devastante”. La tariffa che potrebbe entrare in vigore già dal 1° marzo. La stessa “creerebbe un buco nell’industria statunitense che non abbiamo mai visto prima“.

Farley, a sostegno delle sue parole, aveva sollecitato l’amministrazione Trump a esaminare “in modo completo” i Paesi che importano auto negli Usa. Un riferimento a Toyota (Giappone) e Hyundai (Corea del Sud). Case che godono di dazi minimi o nulli. Farley oggi sarà a Washington per la seconda volta in tre settimane, per attività di lobbying. Incontrerà funzionari governativi e membri del Congresso. La volontà? Sottolineare “l’impatto dell’incertezza politica sul settore auto“.

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