Arrivano i dazi sulle auto cinesi, ora è ufficiale
- November 05, 2024
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Ufficiale: il dado è tratto. La Commissione Europea ha ufficializzato l’imposizione di dazi compensativi definitivi sulle auto elettriche a batteria (BEV) importate dalla Cina. Si chiude così un’indagine anti-sovvenzioni che ha rivelato l’esistenza di sovvenzioni ingiuste che minacciavano i produttori europei. Questa decisione si inserisce in un contesto di crescente tensione commerciale tra l’Unione Europea e Pechino. Decisione che mira a tutelare l’industria automobilistica europea.
L’esecutivo Ue ha sottolineato l’impegno a trovare una soluzione negoziata con la Cina. Lo stesso ha ritenuto, però, necessario intervenire in seguito ai risultati dell’indagine. Indagine che ha evidenziato come la filiera dei veicoli elettrici cinesi benefici di aiuti statali non equi. Queste sovvenzioni, infatti, hanno creato condizioni di concorrenza sleale, danneggiando i produttori europei in un mercato sempre più competitivo.
Nel dettaglio, i dazi compensativi, che si aggiungeranno ai già esistenti del 10%, saranno applicati per un periodo di cinque anni ed entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.
Le tariffe specifiche variano a seconda del produttore: 17% per BYD; 18,8% per Geely; 35,3% per SAIC; 20,7% per le altre aziende che hanno collaborato; 35,3% per le aziende non collaboranti; 7,8% per Tesla, dopo una richiesta di esame individuale.
La Commissione ha chiarito che i produttori esportatori cinesi inclusi nel campione saranno soggetti a questi dazi. Gli importatori, invece, potranno richiedere un rimborso. Rimborso possibile nel caso in cui dimostrino che il loro produttore non riceve sovvenzioni o, ancora, se il margine di sovvenzione è inferiore ai dazi pagati.
La Visione dell’Ue?
Eccola: Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Europea, ha affermato che l’Ue rimane un campione del commercio aperto e equo. L’Europa è pronta ad accogliere la concorrenza ma in condizioni di parità.
“Adottando queste misure, stiamo difendendo pratiche di mercato eque e la base industriale europea,” ha dichiarato la vicepresidente. La stessa ha voluto evidenziare l’importanza di un’indagine rigorosa che ha portato a questa decisione. Una decisione ufficiale che arriva dopo mesi di tentativi di negoziazione con Pechino per una soluzione amichevole. –Nonostante, però, le dichiarazioni di intenti da entrambe le parti, i tentativi di dialogo non hanno portato a risultati concreti. Bruxelles è ora preoccupata non solo per le auto elettriche, ma anche per le misure anti-dumping cinesi su prodotti come brandy, carne di maiale e latticini, che l’Ue considera infondate.