Viabilità e congestione, l’Italia a un bivio
- December 20, 2023
- admin
Per migliorare la viabilità la strada maestra sono le metropolitane e i servizi pubblici.
Considerando che nelle 14 città metropolitane, vive il 36% della popolazione italiana e che il 73,6% degli spostamenti in Italia avvengono su scala urbana, con percorsi mediamente di lunghezza di poco superiore ai quattro chilometri (fonte: Studio Ambrosetti-Ferrovie Italiane), il quadro è chiaro.
Nel nostro Paese vi è infatti un gap infrastrutturale che riguarda tutti gli impianti a rete fissa. Per rete fissa si intende la rete di metropolitane, tranvie e linee ferroviarie suburbane. Nella rete tranviaria, l’Italia presenta 5,3 chilometri per milione di abitanti di rete a fronte di 11,7 chilometri della Francia e 23,3 chilometri della Germania. La distanza verso l’Europa è troppo ampia per non considerarla un problema. In Italia ci sono 234 chilometri di linee metropolitane. Milano è dietro a Madrid che ne conta 290 chilometri, la Germania che ne vanta 630 e la Grand Bretagna con i suoi 680 chilometri.
L’auto è il mezzo sempre più usato
Ecco perché siamo condannati all’auto. Si tratta di una condanna che cresce. Il 10% degli italiani usa infatti l’auto privata più di quanto la usasse 5 anni fa. Lo rivela la seconda edizione dell’Osservatorio sugli stili di mobilità degli italiani. Lo studio è promosso da Legambiente in collaborazione con Ipsos e, da quest’anno, con la partnership di Unrae. Rispetto a 4-5 anni fa, il 28% degli intervistati oggi usa l’automobile in modo più frequente, il 50% come prima, il 18% di meno. Rilevante il saldo di 10 punti percentuali a favore di chi la usa di più. Secondo Ipsos il risultato è da collegare alle conseguenze della pandemia.
Il 93% degli intervistati su scala nazionale ha usato la propria auto nell’ultima settimana. Un dato che si ritrova con piccole variazioni anche nelle 5 grandi aree metropolitane esaminate: 90% a Torino, 88% a Napoli, 87% a Roma, 84% a Firenze, 83% a Milano.
La predilezione degli italiani per l’auto è attribuita alle carenze del trasporto pubblico. Il territorio è caratterizzato prima di tutto da tratte non coperte (35%) e dall’insufficienza della frequenza delle cose. Pesano, inoltre, gli orari non affidabili (19%), i mezzi scomodi e non climatizzati, nonchè poco puliti (13%). Significativa anche la necessità di accompagnare persone con limitazioni di mobilità, come bambini, anziani o disabili (14%).