I costruttori chiedono chiarezza sulle norme delle emissioni
- March 17, 2023
- mcapelli
L’Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) ha recentemente invitato la Commissione europea e il Consiglio a risolvere l’attuale impasse sulla legislazione dell’UE riguardante le emissioni di CO2 di auto e furgoni. L’Acea ha sottolineato che la transizione verso un’industria automobilistica sostenibile richiede una pianificazione sicura e coerente, in modo da garantire che gli obiettivi climatici nazionali ed europei non vengano messi in discussione. Secondo l’Acea, la transizione richiede un’apertura tecnologica, e l’Europa deve mantenere l’agilità necessaria per rispondere alle diverse esigenze e adattarsi alle mutevoli circostanze. L’associazione ha anche invitato i responsabili politici ad affrontare le emissioni della flotta esistente di veicoli su strada.
“L’elettrificazione di massa è una parte importante della soluzione verso cui tutti stiamo spingendo, ma non è una soluzione miracolosa”, ha dichiarato il presidente di Acea, Luca de Meo. L’Acea ritiene che il nemico sia l’energia basata sui combustibili fossili e non una particolare tecnologia. Pertanto, l’associazione ha sottolineato l’importanza dei combustibili rinnovabili nel settore dei trasporti. L’accordo finale sulla CO2 raggiunto lo scorso ottobre tra Commissione europea, Parlamento e Consiglio include riferimenti al possibile ruolo futuro dei combustibili rinnovabili nel settore dei trasporti. L’Acea ha accolto con favore questo riferimento, ma ha anche sottolineato la necessità di garantire la sicurezza nella pianificazione della transizione verso combustibili rinnovabili.
In sintesi, l’Acea ha invitato i responsabili politici a garantire la pianificazione sicura e coerente della transizione verso un’industria automobilistica sostenibile, mantenendo al contempo l’agilità necessaria per rispondere alle mutevoli circostanze. L’associazione ha sottolineato l’importanza dei combustibili rinnovabili nel settore dei trasporti e ha invitato i responsabili politici ad affrontare le emissioni della flotta esistente di veicoli su strada.
