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Alle stelle i costi delle riparazioni auto

  • December 19, 2022
  • admin
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L’associazione che rappresenta le autocarrozzerie italiane lancia l’allarme sull’incremento dei costi delle riparazioni per autovetture e motocicli

Arriva da Federcarrozzieri l’allarme sull’incremento dei costi delle riparazioni per autovetture e motocicli. Ma anche quello sull’aumento dei tempi di attesa per i cittadini.

Nel corso del 2022 sono esplosi infatti i costi dei materiali di consumo delle carrozzerie come effetto combinato del caro-energia e del costante rincaro dei pezzi di ricambio, voce che incide per circa il 70% del costo medio delle riparazioni, spiega Federcarrozzieri. Gli operatori del settore, sempre secondo l’associazione, sono riusciti solo in parte ad assorbire i maggiori costi a loro carico, con la conseguenza che nell’anno in corso i listini al pubblico relativi alle riparazioni hanno subito inevitabili rincari. Ulteriori aumenti sono previsti per il 2023, con i costi degli interventi destinati a salire in media del +15% rispetto a inizio 2022.

Il Centro Studi Federcarrozzieri ha analizzato alcune tra le più comuni tipologie di intervento verificando come cambierà la spesa a carico degli automobilisti nel 2023 per effetto del caro-energia e dei maggiori costi dei pezzi di ricambio: ad esempio riparare il paraurti posteriore di una piccola utilitaria danneggiato a seguito di tamponamento, costerà in media 1.950 euro contro i circa 1.700 euro di inizio 2022, con un aumento del +14,7%. Per sostituire un parabrezza di una citycar la spesa salirà da una media di 1.120 euro a 1.300 euro circa (+16%). In caso di danneggiamento delle porte laterali di un Suv di alto livello la spesa passerà dai 9.700 euro dei primi mesi del 2022 agli 11.200 euro del 2023 (+15,4%).

Ma c’è anche un altro allarme che viene lanciato dall’associazione: la crisi delle materie prime e della componentistica ha aumentato le difficoltà di approvvigionamento di ricambi e materiali, dilatando i tempi di attesa a danno degli automobilisti. A ciò si aggiunge un ulteriore fenomeno tendenziale, vale a dire la presenza di autoveicoli tecnologicamente più sofisticati, che in quanto tali necessitano di un maggior impiego di tempi di manodopera per il loro ripristino. Fattori che determinano un incremento dei tempi di riparazione a danno degli automobilisti, fino al +20% rispetto allo scorso anno – calcola Federcarrozzieri, il quale sottolinea la necessità che siano fornite informazioni sui ricambi da sostituire, identificati ciascuno con il loro codice, a partire dal preventivo delle lavorazioni. Il che permette al consumatore di sapere esattamente che ricambio verrà montato, il suo prezzo e la sua specifica tipologia.

Inoltre, il preventivo dovrà contenere il numero di ore di manodopera, la tariffa di manodopera, il costo dei materiali vernicianti, dei materiali di consumo e – ai fini ambientali –  la voce relativa ai costi di smaltimento rifiuti.

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