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È della Fiat l’impianto Vehicle-to-Grid più grande del mondo

  • January 08, 2021
  • admin

Arriva da FCA, grazie all’intesa con Engie EPS (player industriale che sviluppa tecnologie per rivoluzionare il paradigma nel sistema energetico globale) e Terna (l’operatore che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica in Italia) la realizzazione a Torino della prima fase del progetto pilota Vehicle-to-Grid (V2G) per testare le potenziali connessioni dei suoi veicoli con la rete. Il progetto del Drosso nel comprensorio di Mirafiori a Torino rappresenta per FCA una prima mondiale. Quando interamente completato, l’impianto Vehicle-to-Grid (V2G) sarà il progetto sperimentale più grande al mondo tra quelli a oggi annunciati.
Lo scenario della mobilità sta cambiando rapidamente. I veicoli elettrici guadagnano quote di mercato nelle vendite. Entro il 2025 secondo le previsioni a livello mondiale un veicolo su tre sarà elettrico e si arriverà a oltre il 50% entro il 2030, superando i veicoli con altre motorizzazioni. In Europa le stime prevedono un aumento di veicoli elettrici dal 7 al 25%. Nei prossimi 5 anni le vendite di auto elettriche passeranno da 2,5 a quasi 12 milioni. Di pari passo con la diffusione di veicoli puramente elettrici e ibridi plug-in, cresceranno anche i consumi energetici, con picchi concentrati in determinati orari. Per incentivare la mobilità elettrica diventa quindi fondamentale sia ripensare al modo in cui l’energia viene prodotta puntando su fonti rinnovabili, sia a come distribuirla e a come bilanciare la domanda e la produzione in tempo reale, per non creare scompensi nella rete.
Ma che cos’è il Vehicle-to-Grid? Questa tecnologia innovativa si basa sulla gestione bidirezionale della carica e consente all’auto elettrica di trasformarsi in una grande “batteria mobile” che interagisce in modo intelligente con la rete. In pratica i veicoli, negli orari di minor picco dei consumi, assorbono energia per essere ricaricati, mentre restituiscono potenza alla rete quando la richiesta è elevata, in modo da permetterle di bilanciare gli eventuali disequilibri tra domanda e offerta ed evitare i “black out”. In altre parole, forniscono “servizi di flessibilità” alla rete per renderla più stabile e sicura. Ovviamente la tecnologia sarà sviluppata in modo da evitare ogni possibile disagio al cliente: proprio il cliente, una volta collegata la vettura alla colonnina di ricarica, dovrà semplicemente inserire orario di ripartenza e chilometri che dovrà percorrere o percentuale di carica che vorrà avere, e il sistema si regolerà automaticamente.

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