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Così è cambiato il modus operandi dei ladri d’auto

  • May 22, 2020
  • admin

Tanta, tantissima tecnologia. E poi l’uso massiccio di strumenti hi-tech: così lavorano i nuovi topi d’auto. Dispositivi cari, molto cari, che possono costare da 10 a 50.000 euro a seconda del livello di complessità, ma presentano diversi “vantaggi” per le organizzazioni criminali che li adottano, che non possono non allarmare Case costruttrici e automobilisti. E già perché possono essere utilizzati su più modelli e poi sono semplici da far funzionare e non richiedono particolari conoscenze tecniche. Inoltre una volta lanciato un nuovo modello sul mercato dalle Case automobilistiche, le organizzazioni criminali impiegano da due a dieci settimane, a seconda della complessità del livello di sicurezza, per capire come violare i nuovi sistemi; esattamente quanto è accaduto qualche anno fa con i tool creati dalle organizzazioni criminali per violare gli immobilizer del veicolo.
Tutti questi dati arrivano da un’analisi LoJack che studia, progetta e migliora costantemente i propri sistemi di sicurezza e protezione, che poi diffonde anche nei nuovi sistemi di mobilità. Come ad esempio il servizio di corporate car sharing LoJack Connect che agevola la diffusione di veicoli di ultima generazione, a più basso impatto ambientale, contribuendo ad accelerare il processo di rinnovamento del parco auto italiano e al passaggio culturale dalla proprietà all’uso del bene auto. Una mobilità innovativa che può funzionare e diffondersi solo se protetta efficacemente dai furti.

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