Unrae: “Da Governo manca un strategico sulla mobilità”
- November 05, 2018
- mcapelli
L’atto di accusa è chiaro: “Per quanto l’obiettivo prioritario delle Amministrazioni centrali e locali dovrebbe essere quello di rinnovare il vetusto parco auto italiano, i provvedimenti introdotti, fra loro scollegati e, in alcuni casi destinati più a demonizzare alcune motorizzazioni rispetto al più alto obiettivo ambientale, non fanno altro che generare incertezza nel consumatore che – in molti casi – rimanda il momento di scelta e sostituzione della vettura e non supporta il processo virtuoso di ammodernamento del parco circolante”. Lo ha detto Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle Case automobilistiche estere, a commento dei dati di ottobre.
“L’Unrae – prosegue il presidente – nei suoi continui contatti con le istituzioni centrali e territoriali, afferma con determinazione la necessità di mettere in campo un piano di infrastrutturazione adeguato alle moderne tecnologie e di un’armonizzazione degli interventi legati alla mobilità dei cittadini, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica, l’unica via, nel breve periodo, in grado di soddisfare i limiti di emissione indicati dalle norme europee e di provvedere al necessario rinnovo del parco più anziano che al 30 giugno 2018, secondo le più recenti stime Unrae, contava 37,6 milioni di autovetture, con oltre il 34% ante Euro 4, quindi immatricolate prima del 2006”.
“In tal senso, l’Unrae – d’intesa con Anfia e Federauto – ha elaborato un documento interassociativo che fotografa gli scenari e le dinamiche della mobilità sostenibile e indica le possibili soluzioni da discutere con il governo in un confronto aperto e approfondito, ma anche – vista la situazione – urgente” I risultati del mese di ottobre indicano, secondo i dati diffusi oggi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 146.655 immatricolazioni di autovetture, una frenata del 7,4% rispetto alle 158.417 unità dello stesso mese 2017, nonostante il giorno lavorativo in più. Nel cumulato gennaio-ottobre il mercato segna una flessione del 3,2% con 1.638.364 vetture immatricolate, 55.000 in meno rispetto alle 1.692.767 dei primi 10 mesi dello scorso anno. Ciò sta generando preoccupazione per gli impatti occupazionali e di investimento sulla rete distributiva.