I costruttori chiedono nuove norme sulle emissioni di CO2
- July 23, 2025
- gpapa
L’industria automobilistica europea, rappresentata dall’Acea (Associazione dei costruttori europei di auto) chiede una revisione delle sanzioni delle norme sulle emissioni di CO2. La revisione deve avere luogo entro la fine del 2025, in risposta alle vendite di auto elettriche inferiori alle aspettative.
Lo ha dichiarato Ola Kallenius, presidente di Mercedes e capo della lobby Acea, in un articolo pubblicato su The Economist. Secondo Kallenius, gli attuali standard sono basati su rigide sanzioni per le emissioni di CO2 di auto e furgoni. Questo sta soffocando la crescita economica del settore. «Gli standard devono essere rivisti per riflettere ciò di cui l’industria e i mercati hanno disperatamente bisogno: flessibilità e un approccio più orientato al mercato», ha affermato.
La richiesta di tecnologie alternative
L’Acea non chiede esplicitamente di posticipare il divieto di vendita dei veicoli a benzina previsto per il 2035. Si propone, invece, una revisione delle norme per includere tecnologie alternative. Tra queste emergono auto ibride, modelli con range extender (dotati di un motore a benzina che ricarica una batteria), motori a benzina altamente efficienti e carburanti sintetici, ancora in fase di sviluppo. Questa richiesta arriva dopo un primo allentamento delle norme sulle emissioni di CO2 concesso in primavera dalla Commissione Ue. L’obiettivo è quello di evitare pesanti multe alle case automobilistiche nel 2025.
Il contesto politico europeo è segnato dall’ascesa dell’estrema destra e dal declino dei Verdi nelle elezioni di giugno 2024. Questo scenario favorisce una rimessa in discussione delle norme sulle emissioni adottate in precedenza, con un focus sulla competitività economica.
Si registra un aumento del 26,1% nelle immatricolazioni di auto elettriche al 100% nei primi cinque mesi del 2025 (raggiungendo una quota di mercato del 15,4% nell’Ue, secondo Acea). Tuttavia, il mercato automobilistico europeo registra un rallentamento complessivo. Kallenius vuole evitare l’“effetto L’Avana”: i consumatori, non potendo permettersi veicoli nuovi utilizzano vecchie auto inquinanti, come accade a Cuba.
Le soluzioni di Acea per le norme sulle emissioni
L’Ue propone un rinvio degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 al 2025 e 2027, offrendo un certo sollievo al settore. Tuttavia, Kallenius ha sottolineato che il deterioramento del contesto economico richiede interventi più incisivi. «Oltre il 40% dei fornitori automobilistici europei potrebbe non raggiungere la redditività entro il 2025 se le condizioni non migliorano», ha avvertito. L’Acea chiede ulteriori incentivi per accelerare il rinnovo del parco veicolare e una semplificazione delle normative europee. L’obiettivo è garantire una transizione verso la mobilità sostenibile che non penalizzi l’industria.
