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Insieme per evitare le multe UE sulle emissioni

  • January 13, 2025
  • admin
multe-emissioni

Ecco la strategia delle case automobilistiche: mettersi insieme, in una specie di pool, per evitare multe UE sulle emissioni. Tesla ha presentato alla Commissione europea una dichiarazione di intenti per la formazione di un ‘pool’. Si tratta di un raggruppamento di altri marchi costruttori, secondo l’articolo 6, paragrafo 5, previsto dal regolamento Ue 2019/631. Paragrafo che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni di Co2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi.

I membri del ‘pool’ sono diversi: Toyota Motor Europe NV/SA, Toyota Motor Corporation, Toyota Gazoo Racing Europe GmbH, Ford Werke GmbH, Ford Motor Company, Mazda Motor Corporation, Subaru Corporation. Ed ancora Stellantis Auto SAS, Automobiles Peugeot SA, Automobiles Citroen SAS, Stellantis Europe S.p.A., FCA US LLC, Alfa Romeo S.p.A., Opel Automobile GmbH, Leapmotor Automobile Co., Ltd.

La possibilità di aderire è ancora aperta.

I documenti necessari per unirsi al “pool”

Nel documento si legge che “ogni altro produttore che desideri unirsi al pool aperto deve presentare la propria domanda completa entro e non oltre il 5 febbraio 2025”. Le case interessate, entro la scadenza dovranno firmare un accordo di non divulgazione. Non solo, dovranno fornire al Pool Manager dati sufficienti sulle proprie emissioni di CO2.

Tale richiesta nasce dalla necessità di avere degli elementi concreti per le verifiche. Occorre accertare che vi sia, oppure no, il rischio per il pool di non raggiungere i propri obiettivi. Non solo, i documenti risulteranno necessari, per valutare la propria capacità di coprire qualsiasi potenziale premio per le emissioni in eccesso. L’analisi di tali dati richiederà una quota di domanda a copertura delle spese.

L’obiettivo? Evitare le multe UE

Lo strumento del ‘pool’ è previsto dal regolamento Ue. La soluzione permette alle case di figurare come un unico costruttore ai fini dell’adempimento degli obblighi comunitari sulle emissioni. Condividendo, così, tra loro le emissioni e permettendo una sorta di compensazione interna al gruppo tra chi rispetta i target di vendita di auto elettriche e chi no.

Gli attori si aiuteranno collettivamente a raggiungere gli obiettivi. Così facendo eviteranno di incorrere nelle multe previste. Come? “Compensando” eventuali falle acquistando crediti di carbonio dalle aziende di veicoli elettrici, tra cui Tesla e Polestar. Come indagato nell’articolo sul nostro blog.

La mossa permetterebbe di abbassare le medie complessive, evitando così le multe salate che scatteranno da quest’anno per chi non si adegua alle norme sulle emissioni previste dal regolamento CO2 delle nuove auto. Ricordando che dal 2035 imporrà lo stop ai motori a combustione interna diesel e benzina.

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